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Ho trovato questo articolo interessante per l’originalità dell’idea, offrendo una visione di insieme su un “problema” che io aggiungerei “evolutivo”! Se osserviamo il passato, la base delle piramidi sociali erano molto lontane dalla cima, da cui si evince come la massa avesse poca influenza sulle scelte “politiche, culturali, sociali”. Non mi meraviglia affatto osservare la perdita di terreno tra la cima elitaria ( uomini o donne che contano in qualcosa) e la base, costituita da quella massa di persone sempre più abbienti e forse anche sempre più pigre in onore del pregiudizio “ il ricco non lavora”, trascinandosi dunque verso l’ambito desiderio ( ricorda come nell’800 quando essere abbronzati esplicitava l’essere contadini). Il lavoro inteso come “fatica fisica” sta abbandonando questo mondo per lasciare all’AI l’incauto compito di esercitare la nostra Guida verso il futuro, una nuova dimensione dove il ruolo del “non vivere “ assumerà il nuovo ruolo in “non pensare”! I colossi aziendali oggi hanno già imboccato questa strada, standardizzare tutto per prevedere tutto e alla fine controllare tutto! Si vivrà davvero nel virtuale mentre ci si nasconderà nel reale? potrebbe essere, la realtà vera fa paura!

È un discorso decisamente lungo e complesso però accattivante!

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