#Mediastorm - Rassegna Ottobre 2024
Cose importanti da sapere, numeri notevoli, articoli e newsletter da leggere, infografiche fondamentali sul mondo dei media.
Benvenuta, benvenuto, io sono Lelio Simi e questo è il numero di #Mediastorm in formato “Rassegna” di ottobre 2024, dove seleziono a chiusura di ogni mese: notizie, dati, consigli di lettura, infografiche e, insomma, le cose importanti da sapere, secondo me, del mese appena trascorso sui temi all’intersezione tra media, economia, tecnologia e giornalismo. Ah, se non lo sei già, puoi iscriverti a questa newsletter da qui:
Se poi hai suggerimenti, domande o segnalazioni da farmi puoi scrivermi a questa email leliosimi@substack.com, oppure se quello che ho scritto ti suggerisce delle riflessioni che vuoi condividere, oltre che con me, anche con gli altri lettori puoi usare direttamente la sezione commenti, sarò felice di risponderti. Se invece vuoi consultare le altre puntate di questa newsletter pubblicate puoi farlo da qui ► Archivio #Mediastorm.
📌 IN EVIDENZA
I ricavi di YouTube hanno superato, per la prima volta, i 50 miliardi di dollari nei dodici mesi: il 25% in più di Netflix
La piattaforma video (acquisita da Google per 1,65 miliardi di dollari nel 2006), ha generato 50 miliardi di dollari di ricavi complessivi (nell’arco degli ultimi quattro trimestri) di questi 36 miliardi provengono dalla pubblicità, il resto da abbonamenti come YouTube TV e YouTube Premium.
✔ Perché è importante: i dati economici dichiarati in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre 2024 sono una pietra miliare nell’evoluzione del sito di contenuti generati dagli utenti, una cifra che supera del 25% quelli di Netflix l’altra grande protagonista della “nuova TV”.
✔ Un dettaglio importante: sebbene la maggior parte dei ricavi di YouTube provenga da pubblicità (il 72%) è da rilevare che quelli derivati dalle sue diverse tipologie di abbonamento hanno superato, sempre nei dodici mesi, i 10 miliardi di dollari. Una quota superiore, ad esempio, ai ricavi totali di Disney+ del 2023 (8,4 miliardi), il tutto per una piattaforma basata prevalentemente su video generati da creatori digitali.
✔ Una curiosità: durante le Olimpiadi, i contenuti di Parigi 2024 hanno avuto oltre 12 miliardi di visualizzazioni su YouTube. Oltre 850 milioni di spettatori unici hanno guardato oltre 40 miliardi di minuti di contenuti, di cui il 35% sui loro schermi TV “YouTube sta diventando la destinazione principale per guardare gli eventi sportivi” ha dichiarato Philipp Schindler vicepresidente di Google.
✔ Sì, però: i dati resi noti dai bilanci economici di Alphabet/Google non rivelano il risultato netto di YouTube, fondamentale per capire se la piattaforma video guadagna oppure no. La maggior parte delle stime esterne mettono YouTube in pareggio (lo riporta Bloomberg) mentre —giusto per continuare il confronto— Netflix ha registrato un risultato netto di 6,84 miliardi di dollari nei primi nove mesi dell’anno ai quali prevede di aggiungerne altri 1,85 miliardi nel prossimo trimestre (quindi con un risultato netto vicino ai 9 miliardi di dollari per l’intero 2024).
✔ Un’ultima considerazione. Nonostante questa eccezionale crescita il peso di YouTube sui ricavi da pubblicità totali di Alphabet è “soltanto” del 13% (guardando l’ultimo trimestre); un aspetto da tenere sempre in considerazione nelle competizione nel nuovo mercato dell’intrattenimento è la sostanziale differenza tra le piattaforme di proprietà delle grandi aziende tecnologiche (Alphabet, ByteDance, Apple) che guadagnano, molto, in altre aree di mercato e le media company (Netflix, Disney, Paramount): le prime —a differenza delle seconde—non hanno urgenza di rendere profittevoli le loro incursioni nel mondo dei media se queste sono funzionali al loro modello di business principale (potenziare e migliorare la raccolta dati, vendita smartphone e servizi annessi, ad esempio).
(Fonti e approfondimenti ⟶ Google (l’intervento di Sundar Pichai)/ Bloomberg (newsletter Screentime)/ Yahoo Finance/ Music Business Worldwide).
► A proposito di YouTube e delle altre piattaforme social nel contesto del nuovo mercato dell’intrattenimento, ne ho parlato lo scorso numero di questa newsletter:
🗒️ ALTRE COSE DA SAPERE
Meta ha stipulato un accordo pluriennale con Reuters per utilizzare i contenuti dell’editore in modo da fornire risposte in tempo reale alle domande degli utenti su eventi di attualità nel chatbot Meta AI, lo ha rivelato Axios. È il primo accordo giornalistico che Meta ha stipulato nell'era dell'intelligenza artificiale.
Amazon sta scommettendo sempre più sull'economia dei creatori, ha stretto un accordo con Spotter azienda che fornisce consulenza, software e capitale ai creatori di contenuti su YouTube, con un elenco di clienti tra i quali lo youtuber MrBeast. I termini finanziari non sono stati resi noti ma Variety ipotizza accordi con MGM Studios, Prime Video, Twitch, Amazon Live (tutti di proprietà di Amazon) e altri canali come quelli di vendita al dettaglio e merchandising.
Netflix ha lanciato una nuova funzionalità “Moments” che permette ai suoi abbonati di salvare e condividere più facilmente e direttamente immagini e spezzoni di film e serie tv sui social: come precisa Netflix stessa “Condividere Moments su Instagram, Facebook e altre piattaforme social è semplice. Puoi condividere un moment mentre lo crei oppure, dalla scheda My Netflix, puoi selezionare una scena per condividerla su tutte le tue piattaforme”. [Sempre a proposito di quello che scrivevo nel numero scorso di #Mediastorm].
🧮 DATI NOTEVOLI
Il mercato italiano dell'E&M (media e intrattenimento) è guidato dal settore digitale che ha appresentato il 68,1% dei ricavi totali nel 2023, in totale 50,1 miliardi di euro. Nei prossimi cinque anni, i ricavi digitali aumenteranno a un CAGR del 4,6%. Questo è il risultato di tre segmenti digitali chiave: Telecomunicazioni, gioco d’azzardo online [sic!] e pubblicità su Internet. Le dimensioni di questi segmenti hanno fatto sì che nel 2023 rappresentassero l’84% dei ricavi digitali E&M e il 57,2% della spesa totale E&M [via report E&M Outlook in Italy 2024-2028].
Mondadori Media ha perfezionato l’acquisizione del 51% del capitale sociale di “Fatto in casa da Benedetta Srl” titolare di tutti diritti di proprietà intellettuale e di sfruttamento economico dell’immagine della cuoca-blogger-youtuber Benedetta Rossi nonché di tutti gli asset social e della relativa library di contenuti. Il prezzo dell’acquisizione, corrisposto interamente per cassa, è pari a 6,9 milioni di euro e riflette un enterprise value per il 100% della società, su base cash & debt free, di 13,5 milioni di euro [via Mondadori Group].
Alphabet, la società madre di Google, ha dichiarato di aver investito 13 miliardi di dollari in spese in conto capitale nel terzo trimestre di quest’anno, compresi grandi investimenti in data center e chip per alimentare l’intelligenza artificiale, con un aumento del 62% rispetto all'anno precedente [via New York Times].
Meta (casa madre di Facebook, Instagram e WhatsApp) ha riportato una crescita +19% di fatturato e +35% dei profitti per il terzo trimestre, trainata in gran parte dai progressi nei suoi sistemi per il targeting pubblicitario e quelli finalizzati a suggerire post e video pertinenti agli utenti. I miglioramenti sono derivati dai suoi continui investimenti nell'intelligenza artificiale, ha affermato la società [via Axios].
Imax, la società di tecnologie per il cinema, prevede un record di 1,2 miliardi di dollari al botteghino globale nel 2025. Nell'ultimo trimestre finanziario, i titoli di Hollywood hanno portato gli incassi al botteghino mondiale a 239 milioni di dollari, rispetto ai 347 milioni di dollari dell'anno precedente, quando Oppenheimer era uscito sugli schermi [via Variety]
Netflix ha annunciato di aver aggiunto altri 5 milioni di abbonati nell'ultimo trimestre, contribuendo ad aumentare i ricavi a 9,8 miliardi di dollari nel periodo in questione, con un incremento del 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. L’azienda ha ora 282,7 milioni di abbonati a livello globale, superando di gran lunga i suoi concorrenti nello streaming [via New York Times].
La produzione cinematografica e televisiva di Hollywood vicina ai minimi storici in particolare, lo scorso trimestre, i giorni di riprese per la categoria televisiva “senza sceneggiatura” (i reality, insomma) sono diminuite di circa il 56% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso [via THR].
📉 INFOGRAFICHE (ORIGINALI) DEL MESE
🗞️ Quotidiani italiani quanti lettori hanno pagato la copia che leggono e quanti no?
Nell’infografica i dati di Audipress (primo rilevamento del 2024) relativi alla provenienza delle copie dei lettori nel giorno medio per singola testata (48 in tutto tra nazionali e locali): nelle y i valori di quelle comprate (“da me o da familiare” o in abbonamento personale o di altro membro della famiglia) nelle x quelle lette gratuitamente (trovate, prestate o da abbonamento aziendale).
La collocazione nel quadrante così composto indica il rapporto tra le due macro-voci oltre che i valori assoluti. La linea tratteggiata indica il rapporto 50/50 tra le due voci.
📺 Quanti spettatori hanno i tiggì in prima serata?
📅 DUE APPUNTAMENTI (con crediti per giornalisti)
Segnalo due appuntamenti nei quali sarò presente, entrambe se siete giornalisti iscritti all’Albo, valgono per i crediti della formazione professionale obbligatoria (che non fanno mai male).
► Il 14 novembre 2024, alle ore 18.00 nell’Antica Armeria di Palazzo Ducale, Cortile Carrara a Lucca coordino l’incontro “L’epoca della reputazione social” (2 crediti formativi) [correzione dopo invio: a differenza di quanto ho scritto questo incontro non è nell’ambito della formazione obbligatoria per giornalisti e quindi non sono previsti crediti].
► Il 16 novembre a Firenze (Centro La Pira) partecipo con un mio intervento all’incontro “GenAI e tutela della professione” (5 crediti deontologici).
Ovviamente per ottenere i crediti bisogna iscriversi alla piattaforma formazionegiornalisti.it.
Se interessa, se siete da quelle parti, passate e fatevi vivi, mi fa molto piacere.
👓 ARTICOLI NOTEVOLI
◆ Comunicazione: mercato dell’attenzione & fake. Oggi comunicare sembra più facile che mai. Ma non è così, e alcuni elementi possono preoccuparci: in primo luogo, più crescono gli stimoli e meno siamo capaci di selezionarli, di prestare attenzione, di decidere a ragion veduta [Annamaria Testa, Nuovo e Utile].
◆ L’Intelligenza Artificiale cambierà davvero il mondo (in meglio)? [Gianluigi Zarantonello, internet manager blog].
◆ Il futuro del cinema con le AI. Le possibilità sono molte, così come i rischi, ma se questi strumenti saranno accessibili a quanti più creativi possibili e non solo ai grandi studi cinematografici, in futuro potremmo vedere delle opere cinematografiche decisamente innovative e interessanti [Marco Milione, L’indiscreto].
◆ Il marketing fa bene ai libri? Dall'hype per Sally Rooney ai book club di vip e moda, domande e risposte sulla promozione della letteratura [Davide Coppo, Rivista Studio].
◆ L’Universo Marvel sta implodendo. Contaminandosi con i meccanismi del fumetto, ha finito per frammentarsi in un mosaico disordinato di trame, incroci e narrazioni secondarie. Restare al passo, tenendo il filo della continuity, sembra ormai impossibile, se non irrilevante [Andrea Fiamma, Link idee per la TV].
◆ Spettacolarizzare la cronaca nera è il primo passo verso la disinformazione. Da Filippo Turetta a Chiara Petrolini, la pornografia del dolore è uno degli strumenti più utilizzati per raccogliere clic e telespettatori. Ma gli effetti sulle storie raccontate sono catastrofici [Anna Toniolo, Facta News].
◆ La banalità della cultura delle raccomandazioni online. Gran parte della cultura della raccomandazione rimane focalizzata sull’efficienza. Vogliamo consumare le cose migliori, sviluppare le abitudini migliori e visitare i posti migliori. Eppure l'efficienza incontrollata, promossa algoritmicamente o organicamente, è inospitale per lo sviluppo di un senso del gusto più profondo [Kyle Chayka, The New Yorker].
👓 DA LEGGERE SU SUBSTACK
◆ Da Uan a TikTok - Modelli a confronto tra la piattaforma di video brevi e la “vecchia” TV /di
.◆ Il Ciclo del Te Stesso: conosci-ritrova-rimani-diventa-migliora-decluttera (e ripeti). Ma c'è una soluzione marketing a tutto/ di
.◆ Far ridere, su LinkedIn - LinkedIn non cambia quasi mai. È un social “vecchio stile” eppure… /di
.È davvero tutto per questo numero, grazie per aver letto fino a qui. Alla prossima puntata.
Lelio.